7 luglio – Beato Benedetto XI

BEATO BENEDETTO XI,7 luglio

BEATO BENEDETTO XI

papa

Memoria facoltativa

Parrocchia di San Domenico in Perugia: Memoria obbligatoria

Fu papa per poco più di otto mesi, dal 22 ottobre 1303 al 7 luglio 1304. Nacque nel trevigiano nel 1240, divenne frate domenicano della provincia lombarda, operò molto come paciere per santa madre Chiesa, essendo uomo mite, di pace e di perdono, al tempo dei grandi conflitti tra potere politico e papato (Filippo IV il Bello, i grandi casati romani quali i Gaetani, i Colonna, gli Orsini, i Savelli…, guelfi e ghibellini a Firenze). Incoraggiò Bonifacio VIII nell’indire l’anno del giubileo 1300 e contestò l’insulto di Anagni. Alla notizia della sua concorde elezione al papato, avvenuta in un solo giorno, il cronista coevo fiorentino Dino Compagni scrisse nella sua Cronica: “Nostro Signore Iddio, il quale a tutte le cose provvede, volendo ristorare il mondo di bono pastore, provvide alle necessità dei cristiani. Perché chiamato fu nella sedia di San Pietro papa Benedetto, nato di Trevigi, frate Predicatore e priore generale, uomo di pochi parenti e di picciol sangue [e cioè senza titoli nobiliari], costante e onesto, discreto e santo. Il mondo si rallegrò di nuova luce. Cominciò a fare opera pietosa: perdonò ai Colonnesi e restituilli ne’ beni…”. Il nuovo papa cercò ben presto rifugio nella più mite Perugia, ove s’erano già insediati i confratelli domenicani che egli sostenne, donando loro la chiesa di Santo Stefano del Castellare e istituendo una indulgenza plenaria per un solo giorno, il 4 agosto, analogamente al “perdono” di Assisi e alla “perdonanza” di Aquila. Sentendo raccontare la storia drammatica del giovane prete di Castel della Pieve, Giacomo Villa, lo definì il “santo elemosiniere”; presso la gente tale definizione valse come una sorta di beatificazione equipollente. Cercò di pacificare i contendenti per il potere a Roma e nella Chiesa; dalla loro litigiosità trasse profondi dispiaceri che lo condussero prematuramente a morte (ma non per avvelenamento, come si disse) il 7 luglio 1304. Il popolo perugino, da lui incontrato direttamente e benedetto, ne pianse la morte e ne volle funerali sontuosi, con processione dal duomo a San Domenico, ove riposa in prezioso monumento funebre di scuola toscana (sec. XIV).

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