Santi del proprio diocesano – 19 giugno

Santi Gervasio e Protasio

19 giugno

 SANTI GERVASIO E PROTASIO

martiri

Memoria obbligatoria

Città della Pieve: Solennità

 

 

Sono giovani soldati martiri di Milano del III-IV secolo, i cui corpi furono rinvenuti dal vescovo sant’Ambrogio il 17 giugno 386. Il vescovo stesso narrò lo straordinario evento in una lettera alla sorella Marcellina e dispose la traslazione dei due corpi santi, il 19 giugno, nella nuova chiesa che stava costruendo, scegliendo la sua propria sepoltura nella cripta tra i due fratelli martiri. La fama e il culto dei due fratelli milanesi si diffuse rapidamente in tutta Italia giungendo fino a Roma, dove la matrona Vestina eresse nel primo ventennio del secolo V una chiesa in loro onore (l’attuale San Vitale in via Nazionale). La stessa matrona, che aveva beni anche nell’agro chiusino, li vendette per costruire sulle sue terre una chiesa in loro onore. Intorno a quella chiesa si sviluppò la storia civile e cristiana di Città della Pieve, che all’inizio ebbe nome Castrum plebis sancti Gervasii dipendente da Chiusi, ed oggi, con decisione di papa Clemente VIII del 1600, è solo Città della Pieve. Nel 1714 giunsero a Città della Pieve, provenienti da Milano, frammenti ossei dei due martiri, ed anche, proveniente da Napoli, una piccola ampolla di sangue fluido, che la tradizione attribuisce ai due fratelli. Tra gli avvenimenti occorsi in coincidenza con la festa patronale è ancor oggi ricordato a Città della Pieve il drammatico “passaggio del fronte” durante la seconda guerra mondiale, che avvenne proprio il 19 giugno 1944, durante il quale perirono molti cittadini, tra cui un prete, corso a soccorrere dei feriti. La popolazione atterrita si radunò in cattedrale, invocando la protezione dei patroni, e la città fu risparmiata da ulteriori lutti e distruzioni.

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